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News: Xtreme RC Cars

ammortizzatori
Per leggere la guida dall’inizio clicca qui. Il setup del telaio è uno degli aspetti più complessi del modellismo dinamico. Per imparare i segreti questa vera e propria arte occorrono anni di studio e di pratica, ma i benefici si possono toccare con mano. Uno dei componenti fondamentali della messa a punto del telaio è costituito dal rollio e dai suoi effetti sulla trazione.

La regola di base dice che più rollio manifesta la macchina, maggiore sarà la trazione; di contro, una macchina più piatta avrà meno trazione, ma risulterà più agile nei cambi di direzione. La complessità delle regolazioni di telaio, sospensioni e ammortizzatori negano l’esistenza di regole troppo generali, ma questo può essere assunto come principio su cui basarsi nella ricerca delle migliori prestazioni.

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Viscosità variabile

Essendo appena tornato da una gara notturna con temperature fredde, ho avuto nuovamente conferma di come la viscosità dell’olio degli ammortizzatori cambi radicalmente a seconda delle condizioni ambientali. Il mio telaio non si stava comportando come volevo e ho capito che era dovuto al fatto che l’olio era diventato più viscoso a causa della bassa temperatura.

L’introduzione di prodotti al silicone, già da diversi anni, ha aiutato a combattere il fenomeno dell’olio che diventa più o meno liquido a seconda del temperatura, ma non lo ha completamente eliminato.

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Per leggere la guida dall’inizio clicca qui. La regolazione dell’altezza dal suolo è un intervento semplice e veloce che influenza notevolmente le prestazioni di un modello, ma spesso viene fraintesa. Sono le ghiere degli ammortizzatori che fermano la parte superiore delle molle a decidere la distanza dal suolo della vostra macchina (o gli spessori ad anello se i vostri fusti non sono filettati). E’ importante ricordare come la variazione dell’altezza dal suolo cambi solo la distanza del telaio dal terreno e non influisca sulla durezza delle molle, cosa che varia solo al cambiare del materiale, dello spessore o della lunghezza.

Anche l’altezza del suolo del nostro modello off-road o on-road deve essere verificata costantemente per essere sicuri che non subisca pericolose variazioni da corsa a corsa. Le ghiere possono ruotare a seguito di sollecitazioni e vibrazioni, le sospensioni possono allentarsi e le molle possono cedere con l’usura. Per fortuna il controllo dell’altezza dal suolo porta via pochissimo tempo, quindi lo si può effettuare in qualsiasi occasione.

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La prima cosa da fare è procurarsi un misuratore, poi scaldare la macchina per un paio di giri, quindi “lanciarla” da una trentina di centimetri sul proprio piano di lavoro (per i fuoristrada) o semplicemente poggiarla (per i modelli stradali). Se l’altezza dal suolo dei quattro angoli non coincide più con quella originale può essere segno di un problema sulle sospensioni, quindi meglio verificare.

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Per leggere la guida dall’inizio clicca qui. Prima di mettere le molle al loro posto è necessario avvitare le ghiere di regolazione. Se gli steli non sono filettati, vengono forniti in dotazione dei bracciali di plastica che fungono da spessori. Molte ghiere sono accoppiate ad un o-ring che impedisce che si svitino durante l’uso; una buona idea è quella di inumidirlo con un po’ d’olio per favorire la regolazione ed evitare che si rovini scorrendo sulla filettatura. Quando si regola il pre-carico delle molle mediante le ghiere, è facile perdere il conto dei giri applicati; usate un pennarello per fare un segno sulla ghiera, così potrete contare esattamente le rotazioni e riportarle sugli altri ammortizzatori.

Se usate le protezioni in gomma per la polvere è il momento di inserirle. Spesso le loro estremità sono chiuse ermeticamente e provocano una certa pressurizzazione durante la compressione degli ammortizzatori, che può falsarne il comportamento. Per evitare questo fenomeno si può praticare un piccolo foro per far entrare e uscire l’aria liberamente senza far arrivare troppa polvere.

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ammortizzatori

Per leggere la guida dall’inizio clicca qui. Ecco un piccolo trucco per verificare che tutti gli ammortizzatori siano bilanciati fra lato sinistro e lato destro, riguardo compressione e rimbalzo. Tenete un ammortizzatore in ogni mano e puntate le estremità degli steli l’una contro l’altra, quindi spingeteli verso il centro. Gli ammortizzatori dovrebbero accorciarsi esattamente dello stesso tanto e toccare il fondo corsa nello stesso istante. Rilasciando gli ammortizzatori gli steli dovrebbero allontanarsi allo stesso tempo e della stessa identica distanza.

Se tutto corrisponde avete fatto un buon lavoro e potete saltare al passo successivo. Se la compressione o qualcos’altro non corrisponde bisogna capire come operare. Un ammortizzatore con un rimbalzo più veloce ha più olio, quindi deve essere leggermente svuotato. Svitate il cappuccio di due o tre giri quindi comprimete l’ammortizzatore con delicatezza per far colare fuori un po’ di liquido.

Nel caso di un rimbalzo più lento o troppo corto bisogna aggiungere qualche goccia di olio per aumentare la pressione interna. Continuate a togliere o aggiungere olio e verificare la situazione fino ad ottenere prestazioni praticamente uguali. Se, nonostante tutti i vostri sforzi, non riuscite ad ottenere prestazioni simili, sicuramente il problema sta in qualche errore in fase di montaggio, come uno stelo deformato.

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montare ammortizzatori perfetti

Eccoci arrivati alla seconda parte dello speciale come montare ammortizzatori perfetti (clicca qui per leggere la prima parte). Proprio come nel caso dei pistoni, talvolta occorre ritagliare i coperchi degli ammortizzatori dalle griglie in cui sono fusi e anche in questo caso occorre prestare molta attenzione a non rimuovere troppo materiale, pur stando attenti ad eliminare tutte le sbavature. Meglio, comunque, scavare un po’ più a fondo che lasciare troppa plastica, altrimenti si rischia di bloccare lo scorrimento del pistone; mirate, comunque, sempre alla perfezione!

Ricoprite gli o-ring e gli steli con abbondante grasso tipo Green Slime. Questo speciale prodotto previene le perdite d’olio e diminuisce l’attrito. Una volta che tutti i sigilli sono al proprio posto bagnate la filettatura dello stelo con dell’olio ammortizzatori quindi inseritelo delicatamente; l’olio eviterà che questa operazione possa graffiare e rovinare gli o-ring.

montare ammortizzatori perfetti

PERDITE D’OLIO

E’ giunto il momento di aggiungere l’olio. Si tratta di una delle fasi più importanti nel montaggio dato che è importantissimo garantire lo stesso identico comportamento fra gli ammortizzatori di sinistra e quelli di destra. La tecnica migliore: con gli steli completamente estesi inserite l’olio nei fusti, quindi muovete i pistoni delicatamente su e giù per espellere le bolle d’aria.

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Tecnica RC

Tecnica RC – Le gomme sono l’elemento più importante della vostra macchina, ma anche i pneumatici più sofisticati diventano completamente inutili se non stanno ben piantati a terra. E’ qui che entrano in gioco le sospensioni; esse svolgono diversi compiti come assorbire i dossi, garantire trazione e ammorbidire gli atterraggi.

La funzione più importante è comunque quella di mantenere il contatto con il fondo della pista, così da consentire di scaricare a terra tutta la potenza del motore nel modo più efficiente. Un set di ammortizzatori perfettamente funzionali, scorrevoli e correttamente accoppiati, sono il miglior strumento per tenere la vostra macchina attaccata a terra, rendendola più facile da guidare, più veloce e più costante nelle prestazioni. Stiamo per riempirvi la testa con un sacco di consigli e trucchi per rendere i vostri ammortizzatori praticamente perfetti!

Tecnica RC

Il montaggio

Gli ammortizzatori montati correttamente devono rispondere a determinati requisiti per funzionare al meglio. Questi piccoli gioiellini di precisione devono essere bilanciati, sigillati, puliti e perfettamente scorrevoli per svolgere bene il loro compito.

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Frizione antistrappo

Ecco la seconda parte dell’intervista all’ingegnere Kurt Wenger che ci spiega il funzionamento della frizione antistrappo. Per leggere la prima parte dell’articolo clicca qui.

XRC: Cosa differenzia le tue frizioni dalle altre?

Kurt Wenger: Il mio progetto prevede una terza piastra che rende l’assemblaggio più compatto e leggero. Le tre piastre, e le quattro superfici di trazione al posto delle solite due, distribuiscono ancora meglio gli sforzi, ma le forme compatte diminuiscono gli ingombri e, al tempo stesso, le masse rotanti. In aggiunta ho regolato la superficie di contatto e la pressione in modo che ci sia comunque un certo gioco anche in piena trazione. In questo modo la macchina diventa molto fluida da guidare e la frizione non si surriscalda mai, visto che sono tre le piastre a gestire la potenza.

XRC: Che differenza c’è nel settare una frizione antistrappo per un motore standard o per uno modificato per le competizioni?

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frizioni antistrappo

Oggi parleremo di frizioni antistrappo: smettete di grattarvi la testa increduli e stateci a sentire. Molti di voi sanno di averne una montata sul proprio modello, ma quanti sanno cosa faccia esattamente, come sia fatta e come vada regolata? Ciò che inganna è che “antistrappo” è l’abbreviazione di “frizione antistrappo”. Proprio così, si tratta di una vera e propria frizione. Come quelle montate su modelli a scoppio, serve da supporto al sistema di trasmissione.

Gioca un ruolo fondamentale nel funzionamento della macchina e viene proposta in molte forme e dimensioni. Con il diffondersi dei motori senza spazzole e delle batterie LiPo, questi dispositivi sono diventati sempre più importanti. In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione sulle frizioni antistrappo dei veicoli elettrici in scala 1:10.

frizioni antistrappo

Per molti di noi questo piccolo dispositivo è circondato da un alone di mistero e con così tante scelte offerte al mercato può essere estremamente complicato capire quale sia la più appropriata per le nostre esigenze. L’antistrappo assolve diversi compiti: protegge la trasmissione dalla forza bruta applicata dalle accelerazioni del motore, ma provvede anche ad effettuare una sorta di controllo della trazione evitando che le ruote girino a vuoto in accelerazione.

Un’antistrappo ben regolata può migliorare la trazione di una vettura, ma può anche metterla in crisi se non è settata correttamente. Dato che lo stile di guida varia da pilota a pilota le regolazioni sono comunque molto personali. Ciò che serve sono le giuste conoscenze e informazioni per sfruttare al meglio le possibilità offerte da questo meccanismo. Eccoci quindi ad approfondire la conoscenza delle frizioni antistrappo.

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