Il mitico Andrea Leo, tecnico della LRP, nei giorni scorsi ha pubblicato la storia del regolatore di velocità LRP IPC V6: un pezzo importante della storia dell’automodellismo radiocomandato.
Ecco cosa racconta Andrea: “Qualche giorno fa parlando con Mr. Jürgen Lautenbach, fondatore di LRP, dissi lui che un nuovo pezzo di storia stava per entrare a far parte della mia collezione privata. Avevo trovato un LRP IPC V6. Jürgen appena vide le foto mi scrisse: “Ho così tanti ricordi, riesco a ricordare tante battaglie affrontate per arrivarci ma, come disse Lee A. Iacocca, c’è una, e una sola ambizione: essere il migliore. E questo è vero per la vita che vivo.”
Ero felice, perché sapevo di avere tra le mani un pezzo di storia. Penso che sia importante per un pilota conoscere la storia, le origini dei materiali che utilizziamo, soprattutto sapere quanti sacrifici, risorse umane e ingegneristiche ci sono alle spalle di ogni prodotto, perché solo allora possiamo apprezzarlo appieno.
Al giorno d’oggi andiamo sul palco ad affrontare le nostre competizioni, ma sono pochi quelli che conosco chi prima di noi vi è salito ed ha permesso la crescita di un marchio.
Tornando al nostro LRP, dissi a Jurgen che avevo bisogno di lui, volevo “scavare” e trovare tutto quello che potevo sapere sul mio LRP IPC V6….e chi meglio di lui poteva aiutarmi.
Pertanto insieme abbiamo ricostruito la storia.
Questa è storia…La storia di un marchio leggendario nel mondo RC… L’anno era il 1997, un anno importante per l’azienda tedesca LRP con il suo regolatore IPC Digital. In Germania, precisamente a Mönchengladbach, si svolgevano i Campionati Europei EFRA 1/12 e LRP con il suo regolatore portò sette piloti nella A-Main, tre dei quali riempivano tutti i gradini del podio, 1° Erik Jonk (LRP IPC Digital con auto Corally), 2° Markus Mobers (LRP IPC Digital) e 3° David Spashett (LRP IPC Digital).
Alcuni mesi dopo, a 70 km di distanza e precisamente a Oberhausen, LRP confermava, ai Campionati Europei EFRA Pro10, l’affidabilità dei suoi materiali elettronici portando quattro piloti nella A-Main, concludendo al primo posto con David Spashett (LRP IPC Digital con auto Trinity) e al terzo posto con Marek Kaminski (LRP IPC Digital), il tutto dopo una splendida e dura finale.
Ma la categoria On-Road non era abbastanza per LRP, ora voleva vincere il titolo in Off-Road …
Così a Barcellona, durante i Campionati Europei fuoristrada EFRA 1/10, LRP piazzava ben otto piloti in A-Main nella categoria 2WD e sei piloti nella 4WD.
In quella circostanza, nella categoria 2WD, Craig Drescher (LRP IPC Digital con auto associata) vinceva la finale, seguito da Jukka Steenari (LRP IPC Digital) e Vincent Heligoin (LRP IPC Digital).
Nella 4WD Jukka Steenari (LRP IPC Digital con auto Schumacher) conquistava la vittoria e Richard Cree (LRP IPC Digital) concludeva in terza posizione.
Nel mentre, i campionati mondiali IFMAR in California si avvicinavano e Jürgen sapeva di dover dare più potenza al suo regolatore, pertanto insieme al suo team di ingegneri, aggiornava il regolatore IPC alla versione V6, avendo così una maggiore potenza ai medi regimi, un aumento della sensibilità sulla frenata, un grande spunto iniziale e l’eliminazione delle interferenze integrata. Ora erano pronti per affrontare il Campionato mondiale IFMAR 1/10 Off-Road.
La cosa sorprendente fu che il 60% di tutti i piloti del campionato mondiale IFMAR del 1997, utilizzava il nuovo LRP IPC V6. Furono combattuti duramente quei Campionati del Mondo e LRP piazzava sette piloti in A-Main nella categoria 4WD e quattro piloti in 2WD.
Fu un grande successo per l’azienda tedesca, non immaginavano di poter andare così lontano con quel regolatore, ma la loro determinazione e il loro duro lavoro in previsione dei Campionati del Mondo, permisero ad LRP di occupare tutte le posizioni dal 2° fino all’8° posto (sì tutte le prime otto posizioni tranne Masami) nella classe 4WD…
In ordine: 2° Jukka Steenari (LRP IPC V6 con auto Schumacher), 3° Teemu Leino (LRP IPC V6 con auto Schumacher), 4° Craig Drescher (LRP IPC V6 con auto Yokomo), 5° William Mitchum (LRP IPC V6 con auto Predator), 6° Billy Easton (LRP IPC V6 con auto Yokomo), 7° Mark Pavidis (LRP IPC V6 con auto Yokomo), 8° Matt Francis (LRP IPC V6 con auto Losi). Memorabile.
La storia del marchio LRP si stava formando …
Questo regolatore meritava di far parte della mia collezione privata…”
Fonte: Andrea Leo / LRP
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