Se scommettere sulla vittoria di Lee Martin poteva essere quasi facile prima dell’inizio della gara sulla prestazione degli italiani ci potevamo solo sperare. Sappiamo di avere dei talenti, ma sappiamo anche che nella categoria 2wd, se non hai esperienza, può essere difficile e a volte il talento non basta.
Invece no… i nostri giovanissimi talenti hanno dimostrato che sono in grado di confrontarsi alla pari con i “mostri sacri” della categoria.
Nella categoria Off Road 1/10 2wd elettrico non avevamo un italiano in finale dai tempi di Rabitti all’europeo di Collegno una decina di anni fa circa, ma due italiani??? mmm… la memoria fatica a trovare una risposta. Azzarderei un europeo con Pernice e De Marchi in finale, ma parliamo di oltre 30 anni fa!
Davide Ongaro ha fatto una bellissima gara, è entrato in finale con il n°8, alle spalle di Savoya e davanti a Hupo che insieme, in varie categorie, credo passino la doppia cifra nel conto dei titoli europei vinti. In finale ha commesso qualche errore di troppo, soprattutto nella prima manche, ma è comunque entrato nell’olimpo dei finalisti A, non è cosa facile. Se è vero che mancano alcuni piloti importanti è altrettanto vero che quelli forti ci sono tutti. Rheinard, Quagraine, Hofer, Coelho, Pinisch, Karlsen… ci sono ma non erano in A!
Riky Berton invece… invece ci ha fatto sperare! Ma sperare davvero tanto!
E la delusione per il podio mancato per un soffio è forte, ma questo sentimento di sconfitta non deve avere la meglio. La prova di Riccardo è stata magistrale! Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro di Riccardo e di suo padre al box.
Leggere le classifiche e vedere qualche video da casa non rende assolutamente l’idea della maestosità della prova di Ricky, peccato non sia stata coronata con il giusto merito, ma l’imprevedibilità delle gare è anche questo.
Ricky ha guidato alla grande, ha segnato il fast lap nelle qualifiche si è qualificato secondo, ha dimostrato di non avere paura di nulla.
Nella prima finale, complicata da una leggerissima pioggia che ha reso “diversa” la pista da quanto visto nei primi due giorni e mezzo di gara, ha lottato alla pari con Cragg e con Hupo, ha rimontato recuperando le posizioni perse a inizio gara, si è fronteggiato con Bayer e con Savoya, al quale a un certo punto gli ha fatto un’entrata tanto rapida quanto corretta al tornante dopo il triplo che mi ha fatto quasi paura… sembrava dire: “maaaa levati che sei lento” 🙂
ops… eccovi la foto! Ero appostato giusto li 🙂
E’ in questo momento che Ricky prende la posizione ai danni del Francese, che non ha potuto fare altro che spostarsi intelligentemente per dare strada!
Prima vi dicevo che per andare forte con il 2wd ci vuole anche esperienza. Confermo al 99% quanto detto, specialmente in queste condizioni di improvvisa pioggerellina che ha trasformato la pista. Il nostro pilota rientra in quel 1% dove il talento compensa la poca esperienza di gare fatte in questa categoria e gli permette di andare comunque forte anche se la pista è diventata improvvisamente “viscida”.
Una prima finale magistrale, di quelle dove da bordo pista trattieni il fiato, una guida aggressiva al punto giusto, senza esagerare, con una visione di gara precisa, perfetta e una rimonta quasi eroica che porta a sperare in un risultato che per noi Italiani sarebbe Storico.
La seconda finale vede Orlowski vestire i panni di Berton ed è lui a compiere una rimonta fenomenale su Lee, facendo quasi sperare in una terza finale per il titolo. Invece Lee, con grande esperienza e maestria porta a casa il meritatissimo successo senza il rischio della finale 3, gestendo al meglio il vantaggio accumulato nei primissimi giri di finale dove apparentemente poteva fare il vuoto come fatto nella prima finale e in 4 turni di qualifica su 5.
Ricky è ottimo terzo con un buon tempo finale, la pista sta tornando veloce e tempi si abbassano.
Purtroppo la terza finale non ci sorride. Lee ovviamente non parte scombinando i punteggi, Orwlosky vince la manche e Savoya arriva secondo con un tempo di 2 secondi migliori di quanto fatto da Ricky nella manche precedente.
Il regolamento a punti dice 2 manche su 3 valide a punti.
Riccardo e Renaud hanno entrambi 5 punti, entrambi con un 2° e un 3°, quindi la discriminante sono quei due maledetti secondi di pista asciutta che il francese ha concretizzato nel podio.
Nota bene… se vi venisse in mente di pensare che la non partenza di Martin Lee abbia danneggiato Ricky, sappiate che a gara ormai vinta, soprattutto una gara di questo genere, porta la mente in posti diversi dalla pista, la concentrazione sparisce e diventa molto difficile sopravvivere alla prima curva, con il rischio di fare più danni che a non partire. Nelle gare di elettrico di questa importanza è tradizione fare in questo modo.
Sul dito http://www.efra.ws le news e le immagini nell’album Facebook:
Giorno di Finali a Pinerolo presso #agrimodel per la categoria 2wd off road.Bello rivedere in pista vecchi amici.
Pubblicato da RCDrive su Giovedì 20 luglio 2017
Guardando la gara da un’altro punto di vista… quello dei telai la classifica dice 6 macchine diverse nei primi 6 posti: Yokomo (Martin Lee), Schumacher Michal Orlowski), Losi (Renaud Savoya), Kyosho (Riccardo Berton), Associated (Joona Haatanen) e X-ray (Hubert Honigl).
Gli italiani alla fine hanno chiuso:
4° Riccardo Berton
9° Davide Ongaro
34° Luca Albanese
36° Mattia Fucci
54° Nataele Senesi
61° Riccardo Masaggia
75° Massimiliano Amato
76° Giovanni Vaciago
79° Stefano Frigerio
84° Diego Vidotto
87° Luca Barsottini
Complimenti a tutti!
Lascia un commento