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News: Fai Da Te

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Abbiamo già presentato alcuni lavori realizzati da modellisti appassionati dei mattoncini Lego ma questa moto radiocomandata è veramente particolare e potrebbe ispirare anche i produttori di radiocomandi per modellismo dinamico. Un modellista tedesco infatti ha creato una FAT BOY: una moto RC (dalle linee un po’ goffe) che può essere controllata tramite un telecomando  che riproduce il manubrio di una vera motocicletta (completo di manopola dell’acceleratore e del freno). Visto che esistono i radiocomandi a volantino perchè nessuno ha ancora creato una radio pensata per guidare le moto in scala 1/5?

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HHPI RACING



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La ditta Surveyor ha prodotto un nuovo sistema di visione stereoscopica open source ideato per dotare i robot autocostruiti di una visione 3D usando la stessa tecnologia dei film americani anni 50 che andavano visti utilizzando gli occhialini rossi e blu). Se siete dei modellisti appassionati di robotica vi consigliamo di visitare il sito ufficiale della Surveyor per scoprire tutti i dettagli di questo incredibile sistema di riprese tridimensionali

 

occhiali 3d

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Wifi Robot: Un gruppo di ingegneri appassionati di fai da te hanno creato un sistema per guidare una macchina telecomandata tramite una rete senza fili WiFi. Il progetto è basato sul router Linksys WRT54GL (a quanto sembra molto adatto a chi vuole fare mod e hack vari) e sul Linux firmware Open-WRT. L’automodello è controllabile fino a 500 metri e grazie alla rete wireless una telecamera trasmette le immagini direttamente al computer (molto utile visto che questo sistema permette di guidare la macchina RC anche quando esce dal campo visivo)…

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Living Room Baja Buggies 1

, capo redattore di MAKE (una rivista americana di FaiDaTe), ha appena segnalato che è online l’articolo Living Room Baja Buggies  dedicato alla costruzione di macchine radiocomandate dotate di una telecamera wireless come quella della mitica Fat Shark che abbiamo presentato alcuni mesi fa… ovviamente si tratta di autocostruzioni modellistiche da geek e hacker non destinate a chi è alla ricerca di modelli performanti (per quelli ci sono i kit di montaggio ufficiali)…

Per leggere la rivista in versione digitale potete cliccare qui.





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“Il circuito in oggetto è a metà strada tra un alimentatore ed un caricabetterie.
Nasce dall’esigenza di avere un qualcosa di molto versatile, in modo da non trovarsi tagliati fuori se un nuovo tipo di batterie si rendono disponibili, il riferimento è alle nuove celle LiFe A123. Nei dettagli il circuito è in grado di funzionare come un generatore di corrente costante ma con un clamp di tensione variabile a piacimento.”
Trovate l’articolo in questa pagina (via Barone Rosso).