Ecco la prova del nuovo Rock Racer RR10 Bomber dell’Axial a cura della redazione della mostra rivista Xtreme RC Cars. Questo automodello ha debuttato nei negozi come kit di montaggio (ma ora è disponibile anche la versione RTR). Questo offroad arriva in una grande scatola che contiene tutte le parti divise in vari bag trasparenti contrassegnati da lettere e numeri. Gomme, cerchi, ammortizzatori e pannelli neutri in lexan. Solo l’elettronica non è presente nella scatola. Al modellista dunque la scelta dei vari componenti. motore, ESC, servocomando, batterie o altro.
Il modellista viene guidato dal manuale praticamente perfetto e gradevole da consultare, nel montaggio delle varie parti. Viene chiaramente indicato quali bag aprire e con quale sequenza. Negli anni i manuali Axial sembrano sempre uguali. Molto ben realizzati, iniziano con una panoramica che mostra le varie parti e le numerazioni.
Viene mostrata tutta la viteria ed in seguito, le immagini portano ad aprire il bag A, in seguito gli altri fino a ritrovarsi il modello montato. Fin qui nulla di strano: è un manuale ben fatto direte voi. Chi come noi di manuali di montaggio ne ha divorati diverse centinaia negli anni, di quasi tutti i produttori, non fatica certo a cogliere alcuni importanti dettagli che sfuggono ai non addetti ai lavori.
La stampa è ad altissima risoluzione ed ogni passaggio, anche il più complesso è bene illustrato e chiaro. Appare subito evidente come alcuni passaggi siano stati prima provati in fase di prototipo e solo dopo, messi su carta. In breve: montare gli automodelli radiocomandati Axial Racing è piacevole e chiaro.
Axial RR10 Bomber: la prova
Il terreno scelto per la prova è molto simile a quello dove corre la versione full scale. Lunghi sterrati in terra battuta e sassi. Tra gli addetti ai lavori KOH si dice: con buca lunga. Rocce non enormi affrontate a velocità spesso molto elevate. Alcuni passaggi fra le rocce molto tecnici affrontati con la sovrabbondanza di cavalleria del V8.
Accelerazione e velocità massima • La trasmissione finale è molto ridotta e per questo con motore brushed 35T l’accelerazione è immediata. La velocità massima non è elevata se paragonata a quella di una buggy. Più che sufficiente per un U4. Se l’uso che ne farete è quello per cui è stato pensato e progettato, la scelta del motore è azzeccata. Se invece volete un modello più veloce, potete pensare ad un 27T o 15T. Se ancora non vi basta, sappiate che la trasmissione regge tranquillamente anche motori molto più spinti.
Freni • Il rapporto di trasmissione finale è molto ridotto. Per questo ho dovuto impostare il drag brake al minimo. Questo dipende dalla scelta che andrete a fare per il modello ma in liena di massima tenete valori compresi tra 25 e 50%. Oltre è davvero troppo. Attenzione alle frenate in velocità: Mantenete le ruote diritte altrimenti il capottone è dietro l’angolo.
Basse velocità • Alle basse velocità RR10 ha una grande mobilità dei ponti. La trasmissione ridotta, la frizione regolata di scatola e la coppia del motore, consentono di affrontare rocce e buche anche molto impegnative. Il tutto con un filo di motore per mantere sempre un controllo perfetto del modello. L’angolo di sterzo (ok sono ripetitivo) qualcosa di mai visto su di un modello di scatola. La scelta di un servocomando con ben 24 Kg di forza, permette di sterzare le ruote da fermo e sulle rocce, di usare i pneumatici per affrontare i passaggi più impegnativi.
Alte velocità • La lista di aggettivi che dovremmo usare per descrivere il modello alle alte velocità sarebbe lunghissima. Mi limito a dire che nulla di quello che ho provato fino ad ora, si avvicina minimamente al realismo di questo RR10!
Le gomme copiano alla perfezione il terreno. Gli assali si muovono esattamente come in un Ultra4 fullscale. E’ da segnalare che nella configurazione che ho scelto non è presente la barra antirollio posteriore. Questo per avere maggiore mobilità degli assi alle basse velocità. Alle alte velocità l’handling ne risente un poco.
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