Terza e ultima parte della rubrica modellistica di Juraj Hudy della Xray tradotta in italiano e pubblicata in esclusiva dalla nostra rivista Xtreme RC Cars e da questo blog di modellismo (clicca qui se non hai ancora letto la prima mentre qui trovi la seconda).
Sabato notte è stata molto dura per me, tutto lo stress accumulato e le aspettative mi hanno invaso i pensieri.. stavo ancora analizzando gli eventi della settimana… tutti i dettagli e tantissimi “e se avessi…” mi frullavano in testa.. dovevo calmarmi mentalmente e riposarmi per affrontare la giornata finale. Finalmente il gran giorno è arrivato e io ero pronto per la sfida.
Dopo l’ultimo paio di decadi, avendo partecipato a così tante gare e avendo affrontato bei e brutti momenti, ho deciso di considerare questa ennesima sfida come una delle tante altre, di cercare di fare del nostro meglio di vedere cosa sarebbe successo. Allo stesso tempo ero ancora piuttosto teso e provato dalla notte di pensieri, ma per fortuna il lavoro mi ha distratto e tenuto occupato fino alle finali, quindi la giornata è trascorsa in fretta. La prima fase della gara è stata piuttosto concitata perché ai quarti ci sono stati un paio di piloti XRAY capaci di pasare il turno come Alex Hagber, Rodrigo PAhisa (Spagna), Antonio Pietroforte (Italia) e il giovane belga Maxim Claes.
Dopo una lotta serratissima nelal prima semifinale le prime quattro posizioni erano in mano ai piloti XRAY Huber, Wishnewski, Hagberg e Felici. La seconda finale si è svolta con un gran caldo quindi mi aspettavo giti più lenti. Il regolamento prevedeva che solo i primi due piloti di ogni manche sarebbero passati automaticamente in finale e che solo i successivi due migliori tempi sarebbero stati ripescati. Mi aspettavo quindi che, dati i prevedibili tempi piuttosto lenti della seconda semi-finale, i ripescati sarebbero stati presi solo dalla prima.
Con Martin e Teemu a correre in questa gara speravo proprio che sarebbero stati loro a qualificarsi. Le possibilità di Teemu sono svanite già prima di cominciare dati gli evidenti problemi elettrici alla sua macchina. Teemu ha sfruttato un time-out di dieci minuti per cambiare il servo, ma sfortunatamente non è servito a niente dato che in seguito abbiamo scoperto essere colpa di un connettore della batteria difettoso; è stata la fine degli europei di Teemu. La partenza di questa semi-finale è stata sfortunata anche per Martin che è uscito di pista al primo giro finendo all’ultimo posto; cercare di rimontare con un giro di svantaggio in 20 minuti è davvero difficile. Ho cercato di alleviare la tensione dicendo a Martin che nelle gare può succedere di tutto e che aveva davanti la seconda manche per riprendersi. Martin ha corso la seconda gara senza errori e con un’ottima costanza facendosi strada verso i primiposto. Gli spettatori hanno apprezzato molto questa corsa piena di colpi di scena e incidenti. Negli ultimi minuti ha lottato testa a testa con Gerhard Kandelhardt ed è arrivato secondo; altri due piloti XRAY in finale!
Non riuscivo a credere che otto piloti XRAY si fossero qualificati per la finale; adesso ero ancora più nervoso. Otto macchine. Statisticamente questo significava ottime possibilità di arrivare sul podio. Ma avevo paura che la sfortuna ci stesse aspettando al varco e che il posizionamento garantito sarebbe stato il terzo. L’ho detto e lo ripeto: le corse sono le corse e tutto quello che può accadere accade di solito all’ultimo momento e la sfortuna può vincere anche sulle certezze statistiche e lo abbiamo provato sulla nostra pelle nel corso degli anni.
Avevamo poco tempo per preparare la macchina di Martin e discutere la strategia per le gomme. Sembrava che ogni pilota avesse scelto delle gomme diverse ed ero molto curioso di capire cosa sarebbe successo in gara.
Tutto lo stress è scomparso al momento del via; insieme a Brano (il nostro meccanico ufficiale) eravamo concentratissimi ad assistere Martin, ma allo stesso tempo a seguire tutte le altre XRAY in corsa. Dario è partito subito in testa staccando il resto del gruppo così che la lotta nella prima parte della finale fosse quella delle retrovie fra Dirk, Alex, Martin e Manual. Jerome e Gerhard si sono ritirati prima della partenza a causa di problemi al motore; anche il giovane Giago ha riscontrato difficoltà di questo genere riuscendo però a partire per poi soffrire per tutta la gara. A questo punto mi sono dimenticato delle statistiche e ho cominciato a realizzare che avevamo solo quattro piloti con una possibilità di salire sul podio. Dirk ha staccato Alex, Martin e Manuel e con il passare del tempo stava riducendo il suo distacco dal primo. Era chiaro come Dario avesse scelto una diversa strategia per le gomme e come il suo motore andasse incredibilmente forte.
Durante la gare Dirk diventava sempre più veloce, probabilmente perché le sue gomme stavano raggiungendo le dimensioni ottimali, mentre il leader rallentava a causa dell’usura degli pneumatici e, in seguito, a problemi al motore. Mi aspettavo che Dirk acchiappasse presto il primo e per alcuni momenti la cosa è sembrata a portata di mano tanto che ero quasi certo della vittoria. D’improvviso però Martin ha perso una posizione a causa di una penalità stop-and-go a parer mio ingiusta. (Dopo aver effettuato il rifornimento alla macchina di Martina, Brano ha riposizionato la macchina davanti a un’altra alla quale si era spento il motore nella corsia dei box). Mi sono arrabbiato molto per questa decisione perché ero convinto che nessuno di noi avesse sbagliato e sapevo che i secondi persi nello stop-and-go avrebbero compromesso irrimediabilmente la nostra gara dato che molti piloti correvano a distanza di pochi secondi. Ma così ha voluto il caso e Martin ha perso diverse pozioni; a pochi minuti dal termine è diventato evidente che qualcosa non andasse con il motore di Dirk e Martin si stava di nuovo avvicinando decisamente fino a che il motore di Dario non ha ceduto. Prima che il suo team riuscisse a riportarlo in pista le posizioni erano di nuovo cambiate con Dirk in testa. Avevamo quattro piloti in testa, se nulla fosse andato storto avremmo occupato l’intero podio. Ero contentissimo e pieno di orgoglio.
La gara si è conclusa con un risultato incredibile: le prime se macchine avevano il marchio XRAY!! E’ stata una grande vittoria professionale per me, per il mio staff, per la mia squadra e per tutti quelli che ci hanno sostenuto durante questi anni. Dirk ha tagliato il traguardo per primo aggiungendo al titolo di campione europeo “B” quello di di campione europeo assoluto. E’ stata una fantastica vittoria, meritata sia dalla XRAY che da Dirk e dal suo compagno Bertram.
Subito dietro a Dirk è arrivato il giovane Alex, un ottimo risultato consideranod che era la sua prima gara nitro di alto livello. Terzo si è piazzato l’austriaco Manuel. Martin ha guadagnato il 4’ posto (posizione poco desidarata) e dietro di lui c’erano Felici, Jerome, Biago e Gerhardt. Non potevo credere ai risultati e avevo paura che qualcosa potesse ancora andare storto e rovinare tutto. Finalmente ce l’avevamo fatta!! Siamo sempre stati così vicini al successo, ma ogni volta qualcosa ci ha fermato, invece questa volta ci siamo riusciti! Credo si tratti di un vero e proprio risultato record che si aggiunge al titolo Juniores conquistato da Biago. Vedere i nostri piloti festeggiare, sollevare i trofei e spruzzare lo champagne mi ha riportato coi piedi per terra facendomi finalmente godere tutta la soddisfazione per il risultato raggiunto. Tutto il tempo speso, le migliaia di ore di impegno.. sangue, sudore e lacrime (o anche nitro, olio e gomme) hanno pagato. Ci siamo riusciti e io sono così contento.
La lista dei ringraziamenti sarebbe troppo lunga così preferisco riassumerla congratulandomi e ringraziando i cinvicitori, tutti i piloti XRAY degli europei e tutti i finalisti XRAY con i loro meccanici. Un ringraziamento speciale va ovviamente a Dirk e al suo meccanico Bertram per avero lottato e vinto il titolo europeo, a Biago per il sua vittoria Junior e a tutta la squadra XRAY per l’impegno e la dedizione. E infine grazie a voi tutti per l’insostituibile supporto che ci avete dato in tutti questi anni, significa davvero molto.
Ci vediamo in pista e buone gare fino alla prossima volta!
Dipl. Eng. Juraj Hudy
XRAY Chief Designer
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