Ecco la seconda parte della rubrica modellistica di Juraj Hudy della Xray tradotta in italiano e pubblicata in esclusiva dalla rivista Xtreme RC Cars e dal nostro blog di modellismo (clicca qui se non hai ancora letto la prima parte)!
… Anche se non siamo saliti sul podio ho lasciato il campionato con soddisfazione. La macchina si è comportata bene e si è rivelata affidabile per tutti i piloti e sono sicuro che non dovremo fare grossi interventi sul modello anche se il mio block notes è pieno di commenti e idee. La 808 si è comportata meglio alle finali over 40, la categoria dopo ho potuto gareggiare anche io (in effetti ci corro già da qualche anno). Aspettavo con ansia questa gara dato che gareggiare contro i riflessi prontissimi dei giovani per me sarebbe una vera “missione impossibile”. Non vedevo l’ora, insomma, di competere con qualcuno al mio stesso livello (notate come non abbia detto “della mia stessa età”). In finale sono riuscito a emergere dalla mischia facilmente e a piazzarmi ai primi posti fino alla finale dove ho tallonato l’italiano Stefano Moretti che guidava un’altra XRAY. Correndo finalmente con piloti del mio livello mi sono proprio divertito e l’adrenalina mi ha fatto venire voglia di arrivare almeno sul podio. Dopo i 20 minuti di gara sono stato contentissimo di raggiungere il traguardo in seconda posizione, dietro a Stefano; insieme abbiamo fregiato la XRAY del titolo di campione e vice-campione. Spero che la categoria Senior venga inclusa anche in altre classi così avrò altre opportunità per salire sul podio!
Campionati Nitro Touring
Pochi giorni dopo il rientro dall’Austria abbiamo avuto pochissimo tempo prima di guidare per i 1200km che ci separavano dall’Italia e dai campionati europei Nitro Touring. Aspettavo questo evento per le stesse ragioni che ho scritto prima: l’alta competitività e gli ottimi risultati ottenuti in passato mi davano molte speranze. Avevamo perso il titolo l’anno precedente nonostante ci fossimo andati molto vicini quindi ci siamo voluti preparare molto bene. Anche se non abbiamo fatto le prove libere ufficiali nel tracciato della bellissima Gubbio a causa di impegni di lavoro, siamo riusciti a organizzare dei test privati e abbiamo fatto molte prove sul circuito della XRAY. Come ho detto in uno degli articoli precedenti ci siamo concentrati su peso e bilanciamento, sulle prestazioni della frizione e naturalmente sulla geometria delle sospensioni. Durante lo scorso anno abbiamo sviluppato una nuova frizione, più piccola e più leggera con qualche interessante risultato così ho pensato che per questo campionato, caratterizzato da un tracciato molto veloce, il nuovo componente potesse aiutare notevolmente la dinamica del modello. Ho quindi accelerato la produzione per avere i primi pezzi disponibili per le prove. Dopo tanti test in pista, centinaia di giri e preparativi eravamo finalmente provi per la grande sfida.
Arrivati lunedì ci siamo incontrati con il team e preparati per le prove di giovedì. Avevamo quindi molto tempo a disposizione per adattarci alle condizioni della pista dato che c’era molto caldo rispetto a quando abbiamo corso l’ultima volta. Anche i nostri concorrenti si sono preparati per bene, specialmente i piloti italiani che hanno fatto moltissima pratica sulla pista insieme a tutti i produttori italiani di motori. Mi aspettavo che il livello sarebbe stato determinato dagli italiani e infatti così è stato. Il mercato dei modelli touring a scoppio sembra attirare sempre nuovi costruttori e quest’anno abbiamo potuto vedere all’Hobby Show di Norimberga i prototipi di molte nuove aziende europee e anche qualche macchina asiatica. Mi aspettavo di vedere qualcuno di questi nuovi modelli ai campionati e infatti c’erano due nuovi marchi con tanto di team capitanati da piloti d’eccellenza (incluso il recente campione del mondo!).
A dispetto della serrata concorrenza sono stato piacevolmente sorpreso nello scoprire che la XRAY fosse il marchio più diffuso (59 piloti su 111) con la NT1. Questi dati erano molto favorevoli per noi. I piloti più tosti erano gli italiani Niki Duina, Guido Barbera, Giorgio De Felici e il quindicenne Biago Spataro evidenziatosi recentemente agli europei “B” vincendo il titolo di campione della categoria junior. La XRAY vantava alcuni fra i migliori piloti europei come Teemu Leino (Finlandia), Dirk Wischnewski (Germania), Jerome Renaux (Belgio), Alex Hagberg (Svezia) e mio figlio Martin Hudy. Per Alex, un ottimo pilota di touring elettrico, si trattava della prima esperienza a un evento dedicato ai motori a scoppio, ma conoscendolo e sapendo che in genere i piloti elettrici si adattano facilmente, avevamo delle ottime speranze. Gli stessi Martin, Teemu e Dirk vengono dall’elettrico e si sono subito dimostrati fortissimi. I risultati a livello nazionale di alex hanno dimostrato il suo potenziale ed ero entusiasta al pensiero di vederlo agli europei supportato da Massimo per quanto riguarda il motore.
Dalle prime prove in poi le condizioni del tracciato sono via via migliorate; la trazione aumentava e i tempi sul giro diminuivano. Grazie a un setup iniziale molto buono ci siamo potuti concentrare sul motore dato che la nuova regola sui filtri INS-Box ha creato non pochi problemi ai piloti. Le cose si sono fatte più complicate anche per il fatto che la pista di Gubbio si trova a 600 metri sul livello del mare e la ridotta quantità di ossigeno influenza non poco la resa del motore. La nuova regola delle qualifiche da 7 minuti con il pit-stop obbligatorio ha messo sotto pressione i piloti e i meccanici rendendo importantissimo il lavoro di squadra già dalle qualificazioni.
I primi quattro giorni di pratica sono passati senza nessun problema serio per noi. Non siamo dovuti intervenire sul setup iniziale dato che ha funzionato molto bene sul circuito e ci siamo potuti concentrare sui dettagli per adattare ogni macchina allo stile di guida del relativo pilota. Sono stati giorni relativamente rilassanti e ho potuto godermi il clima e l’atmosfera tipica delle gare. Fra una sessione e l’altra abbiamo avuto occasione di incontrare e parlare con i team e i piloti che usano le nostre macchine. Durante questi giorni di “vacanza” abbiamo avuto modo di aiutare e dare consigli tecnici a tutti i piloti oltre ad offrire i nostri “sacchetti omaggio” con tutti i pezzi di ricambio più importanti, magliette, adesivi eccetera. Il servizio ricambi e il supporto sono stati garantito durante tutta la manifestazione dal negozio di modellismo locale supportato dalla XRAY Italia e dal nostro furgone portato dall’Austria da Gerhard Binder per i clienti VIP.
Il vero spettacolo era programmato per venerdì. Sapevo benissimo che anche se si va forte nelle prove i risultati in gara possono essere completamente diversi. Stress, nervosismo, ansia e tutta l’atmosfera intorno alle gare hanno un grosso impatto sul pilota e fanno davvero la differenza. Già dalle prime qualifiche i piloti XRAY erano al top, ma sapevamo che le migliori condizioni del circuito si sarebbero verificate fra venerdì pomeriggio e sabato mattina.
In passato abbiamo sperimentato sulla nostra pelle come tutto possa essere perfetto nelle prove per poi subire disastrosi problemi tecnici alle qualifiche. Teemu ha sprecato la sua migliore corsa per noie elettriche; solo in seguito abbiamo scoperto che si trattava di un falso contatto sul pacco ricevente. Alex ha avuto un improvviso cedimento del motore che ha rallentato di colpo ed è stato solo grazie alla sua abilità di guida se è riuscito ad arrivare fino ai quarti di finale; il problema era causato da una candela difettosa. Martin ha perso la sua possibilità proprio quando il tracciato era nelle migliori condizioni per problemi al motore; dopo i 7 minuti di corsa abbiamo rilevato una temperatura di 200°!! Incredibilmente non si è rotto.
Sono rimasto sorpreso dalla grande prestazione di Jermoe Renaux e Biago Spataro, la nuova stella nascente, che a dispetto della posizione sfavorevole in griglia di partenza e il traffico ha realizzato il 4’ miglior tempo e si è classificato fra i primi 4. Jerome ha ottenuto il 2’ tempo che gli ha permesso di partire in seconda posizione nella griglia di partenza della finale. Dirk, che era 4’ al termine del primo giorno di qualifiche, non ha migliorato i suoi tempi e sabato si è fermato in semifinale. Il resto del sabato l’ho trascorso in pieno relax fra le vie del centro storico di Gubbio. I risultati delle qualificazioni erano abbastanza buoni con due macchine direttamente in finale e altre otto NT1 in semifinale. Ok, ad essere onesti erano MOLTO buoni. Speravo di entrare fra i Top Qualifier, ma poi ho ricordato quante volte, negli anni passati, fregiarci di quel risultato non si è poi tradotto in un successo in finale. Speravo che questa volta la fortuna sarebbe stata dalla nostra parte.
Fine seconda parte…
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