Il club “Radio Controlled Pullers of Central New York” è dedicato alla replica in scala 1/10 delle competizioni di truck pulling, una tipologia di competizione motoristica tipicamente americana sbarcata in Italia all’inizio degli anni novanta. A inizio gennaio ha organizzato l’evento Hanger Pull 2012 in cui si sono affrontati numerosi modellisti appassionati di “Tirate con il Trattore“.
Trovate la gallery fotografica completa di questo evento sul sito RC Soup.
Che cos’è il tracktor Pulling?
(fonte Team Area 51)
Il nome Tractor Pulling tradotto significa “Tirate con il Trattore”, e già vi da un’idea di quanto adrenalico e appassionante possa essere come sport.
È uno sport nato alla fine del diciannovesimo secolo, in America, con il nome di “Horse Pulling” e vedeva come protagonisti i contadini che alle feste paesane del Midwest scommettevano su quanto, in termini di peso, i loro cavalli fossero in grado di trascinare (da cui il nome Horse Pulling).
Il gioco consisteva nel far tirare alle squadre equine un carro dal peso crescente.
La squadra che rimaneva da sola a trascinare il carro veniva eletta vincitrice ed il proprietario dei cavalli poteva quindi ritirare la posta.
Pian piano i cavalli sono stati sostituiti con i trattori a motore, e anche questo strano sport si è “modernizzato”: è nato il Tractor Pulling.
Ora i protagonisti non sono più i cavalli ma i trattori agricoli, gli stessi utilizzati nei campi per le varie lavorazioni di stagione.
Le prime gare motorizzate si sono viste negli anni ’30 nel Missouri e nell’Ohio, ma solo una ventina di anni dopo questo sport riuscì a diventare popolare in tutta l’America.
Popolare a tal punto che alla fine degli anni ’60 è nata la prima associazione nazionale di Tractor Pulling, la “National Tractor Pulling Association”, ovviamente americana, con la prima regolamentazione di gara per i Puller (trattori).
Agli inizi vigeva il principio “Pull on Sunday, plow on Monday”, “Tira la Domenica e ara il Lunedì”, ad indicare non solo che le gare venivano disputate nei fine settimana, ma anche che i trattori partecipanti dovevano essere gli stessi utilizzati per le lavorazioni nei campi, quindi senza alcuna modifica meccanica e/o estetica.
La prima innovazione in materia di elaborazioni meccaniche la si ha negli anni ’80 quando vengono ammessi alle gare puller con più motori, dando il via ad una gara di potenza non indifferente, che ancora oggi caratterizza il Tractor Pulling e ne è la base.
In Europa solo negli anni ’70 si comincia a sentir parlare di Tractor Pulling, precisamente in Germania dove ci sono i primi esperimenti. E finalmente anche in Europa nasce la prima associazione per la gestione di tutto questo fantastico mondo,”European Tractor Pulling Committee” – ETPC.
Ad oggi la ETPC è composta da 15 associazioni, tra cui anche l’Italia e fornisce le “direttive” base per l’ammissione dei trattori alle gare, per la sicurezza durante le competizioni e per il regolamento di partecipazione.
Occorre aspettare gli inizi degli anni ’90 per per vedere qualche gara di Tractor Pulling anche in Italia, grazie alla nascita della società sportiva Tractor Pulling Italia (TPI), che si è prefissata di far conoscere questo sport e che ne regola lo svolgimento!
In questo decennio, o poco più, il mondo del Pulling ha subito notevoli cambiamenti, positivi ovviamente, rispetto a quando è nato:
i trattori che partecipano al campionato hanno qualche cavallo in più da “scaricare” in pista e di originale davvero poco…le elaborazioni oggi sono alla base di questo sport!
Anche il rimorchio da trainare, meglio noto come Slitta, si aggiornato e con modifiche non indifferenti…pensate che ora può addirittura arrivare a pesare 25.000 Kg.
Ma se credete che il peso da trascinare sia l’unica difficoltà per i puller vi sbagliate di grosso!!
La slitta infatti, non è un normale rimorchio caricato opportunamente fino a raggiungere il peso desiderato, ma è una sorta di “rimorchio a sforzo progressivo”;
in altre parole, il peso con cui viene caricate non è fisso, ma scorre in avanti man mano che il trattore procede.
Alla partenza tutto il peso della slitta è tutto all’estremità posteriore del telaio, rendendo quindi minino lo sforzo per il suo trascinamento.
Mentre il puller avanza, il carico scende verso la parte frontale del rimorchio, aumentando quindi la difficoltà di trascinamento.
Non solo, il progressivo avanzamento del peso verso il “muso” del rimorchio provoca l’abbassamento di lame spazzaneve, in gergo tecnico le taglie, che sono situate sotto il muso del rimorchio, … inutile dire che per i puller a questo punto risulti davvero difficile proseguire nella loro impresa!
La velocità con cui la zavorra della slitta scorre sull’asse è la stessa per tutte le categorie partecipanti, mentre il carico della “cattiva”, così è stata ribattezzata la slitta, viene definito in base alla categoria di competizione.
Ovviamente per motivi di sicurezza, la slitta è governata da un pilota, che agisce sull’impianto frenante alla fine della tirata e in caso di emergenza si preoccupa di attivare tutte le procedure di sicurezza del caso.
Continua a leggere sul sito Team Area 51 dedicato al Tracktor Pulling italiano.
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