I salti sono una delle cose più divertenti dell’off-road RC e delle competizioni buggy e truggy. Sfortunatamente è anche una delle attività più pericolose e quella che, probabilmente, causa più incidenti in assoluto. Ecco perché abbiamo deciso di scrivere un articolo che analizzi i salti e ne sveli tutti i segreti per diventare dei veri campioni. La curva prima del salto è importante per due ragioni. La prima è che bisogna percorrerla abbastanza velocemente da avere la rincorsa giusta per affrontare il salto. La seconda è che occorre uscire dalla curva impostando la giusta traiettoria per percorrere la rampa e cioè con lo sterzo dritto e puntato nella posizione ideale per atterrare dove si vorrebbe.
La maggior parte degli incidenti è causata da un approccio sbagliato. Se si sbaglia la fase uno pensare “posso ancora farcela” è solo un’illusione. Se succede, rallentate e fate un salto più semplice possibile o percorrere normalmente il dosso, andrà meglio al prossimo giro. Prendetevi il tempo necessario per prepararvi correttamente, meglio perdere un po’ di tempo semplificando un salto che schiantarsi! Via via che farete pratica imparerete a trovare la migliore velocità di percorrenza della curva per saltare perfettamente.
La rincorsa è importante, ma a meno che la rampa non sia di una forma molto strana, non potrà rovinare il vostro salto tanto quanto la fase 1: In genere la buona riuscita della rincorsa dipende dall’acceleratore.
• Se, quando si stacca dalla rampa, il buggy tende ad alzare la coda, bisogna accelerare molto durante la rincorsa per avere abbastanza velocità, ma occorre passare a circa metà acceleratore poco prima di staccare le ruote, per evitare l’impennata. Non decelerate del tutto o vi troverete con il muso puntato verso il suolo.
• Se il salto è sbilanciato e il comportamento della macchina è imprevedibile si adotta lo stesso accorgimento.
Saltare con un gas costante, più o meno a metà corsa, fa si che le sospensioni siano solo leggermente compresse e che la macchina sia allineata alla rampa prima dello stacco. In questo modo, inoltre, si ha margine per intervenire col gas durante il volo per modificare l’assetto. Con il gas a manetta o al minimo, invece, si potrebbe intervenire solo in un senso. Arrivare alla rampa troppo veloci o percorrerla in accelerazione significherebbe comprimere troppo le sospensioni così che, al momento dello stacco da terra, queste scatterebbero improvvisamente squilibrando l’assetto.
Le Basi
Per come la vedo io il salto si può dividere in quattro fasi, ma tutti si concentrano solo su una: quella in cui la macchina sta con le ruote per aria. Contrariamente a quanto si possa pensare la parte più importante è invece quella che precede il salto vero e proprio. Come ci si prepara a saltare? Ora cercheremo di spiegarlo nella maniera più chiara e semplice possibile.
Le quattro fasi sono:
1) La curva prima del salto.
2) La rincorsa.
3) Il volo.
4) L’atterraggio.
Una buona idea è quella di percorrere la pista a piedi e osservare i salti da vicino.
Molte rampe non sono simmetriche e hanno un lato alto e uno basso. A seconda della situazione seglietene uno piuttosto che un altro. Il punto basso può essere utile per arrivare veloci e non saltare troppo in alto, quello alto può essere utile per arrivare più lontano.
Il volo, ovviamente, è la cosa più divertente.
Negli ultimi tempi i piloti si stanno abituando a mettere di traverso le macchine in volo, una cosa molto spettacolare, quasi come nel motocross. Ecco come si gestisce il volo:
• Accelerando, per aria, si solleva il muso, rallentando o frenando lo si abbassa.
Un muso basso significa anche accorciare il salto, quindi si può intervenire anche in questo senso. Se volete allungare lo spazio percorso per aria tenete alto il muso del vostro automodello radiocomandato.
Se la macchina si piega da un lato, è possibile rimetterla in orizzontale attraverso l’acceleratore.
Se, ad esempio, il lato destro si inclina verso il suolo, bisogna sterzare a destra e accelerare per far si che atterri piatta.
L’atterraggio è quello che fa la differenza fra un normale pilota e un bravo pilota, perché è tutta una questione di tempismo.
Il tempismo è una cosa che non posso insegnarvi, non ho idea di come funzioni. è una questione di pratica e di profonda conoscenza del proprio motore e della propria frizione. Bisogna allenarsi parecchio prima di imparare ad atterrare correttamente. Lo scopo è quello di atterrare nella parte posteriore della rampa di atterraggio, con il gas aperto per acquistare la massima velocità il prima possibile. Osservate i piloti più bravi e capirete come affrontare correttamente i salti.
Negli ultimi tempi, come dicevamo, si usa molto mettere la macchina di traverso per aria. Oltre che per ragioni estetiche e spettacolari, la cosa torna molto utile, se si vuole atterrare in una particolare posizione per avvantaggiarsi sulla sezione successiva.
• Se state affrontando un salto immediatamente seguito da una curva, ad esempio, potrebbe avere senso piegare un po’ la macchina in aria in modo che atterri già settata per la curva. Se la curva è a destra, una volta in volo, bisogna sterzare verso destra, inclinando così la macchina per la curva.
• Ricordate sempre di affrontare la rincorsa e lo stacco da terra con la macchina allineata e di effettuare le correzioni solo una volta che la macchina è in volo. La direzione in cui si sterza solleva il lato corrispondente: se si sterza a sinistra il lato sinistro si solleva e si abbassa quello destro, e viceversa.
• Affrontare una curva dopo un salto, atterrando inclinati, è una cosa piuttosto complicata, che richiede tantissima pratica ed abilità, si tratta di un gioco delicatissimo di equilibri per far si che l’inclinazione sia quella giusta e che la macchina non si scomponga impattando praticamente su due sole ruote.
Come evitare incidenti
La regola numero uno per evitare di schiantare il proprio automodello è: nel dubbio, non saltare. Sul serio. State calmi durante la curva precedente e la rincorsa. Il 90% degli schianti è causato da un errore in queste due fasi. Affrontate il salto con calma, ma evitatelo se vi accorgete che l’approccio non è corretto.
Conclusioni
Molti schianti sono dovuti al fatto che la macchina radiocomandata si scompone mentre è in aria.
La ragione per la quale si agisce su acceleratore e sterzo in volo, è la ricerca dell’assetto migliore per l’atterraggio. I bravi piloti non si mettono ad accelerare e sterzare se non ce n’è bisogno, lo fanno solo quando serve. Pratica-pratica-pratica! Fate prove su prove, solo così imparerete a saltare come si deve.
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