Lostallo è una pista che non ha bisogno di molte presentazioni.
E’ forse la pista per definizione nella categoria 1/5, anche se a dire il vero ha ospitato europei o mondiali in quasi tutte le categorie: Moto, 1/10 elettrico, 1/8 scoppio e ora si sta lanciando anche nella promozione di nuove categorie, per esempio il Kart 1/2,5.
Nel week end del 13/14 maggio sul questa pista si è corso il warm up dell’ennesimo europeo che si svolgerà qui, riservato alle 1/5 .
Non mancano, ovviamente, i piloti di spicco della categoria come Feldmann, Arnaldi, Prevot, Catalani, Martelli, Verbugghe… e molti altri che hanno dimostrato di andare molto forte.
Insomma, la gara Touring è interessante.
Partendo dalla guerra di gommisti scegliere le mescole giuste, che durino a diano prestazione a Lostallo non è facile. Le numerose pendenze del tracciato e le condizioni climatiche variabili ogni tanto portano a brutte sorprese.
Oggi i due produttori leader della categoria hanno sostanzialmente pareggiato, fornendo gomme di primissimo livello a tutti i piloti. Per la cronaca ha vinto GRP nella Touring ma PMT ma gommato comunque buona parte dei finalisti e, almeno da bordo pista, non si sono viste differenze sostanziali di comportamento.
Le macchine in pista:
FG, RS5 e HARM sono marchi storici sempre presenti in mano a qualche pilota e non sfigurano di certo rispetto i prodotti artigianali o nostrani, anzi, vanno sempre molto forte!
Ci sono in pista alcuni modelli di BIG5. Si tratta di un modello semi artigianale ottimamente lavorato. I piloti, come spesso capita anche per altri marchi, sono liberi nella scelta di pinze freno e dischi, ammortizzatori e altri elementi del modello, metre telaio e sospensioni sono progettate direttamente dalla casa. Le lavorazioni sono belle, la macchina è “apparentemente” tanto semplice quanto veloce. In pista poi si fanno riconoscere anche grazie a colorazioni spettacolari delle carrozzerie, con grafiche e aspetto sempre molto racing.
Poi abbiamo Genius e Mecatech, i due marchi oggi sono i leader di categoria e fiore all’occhiello della meccanica italiana.
Il primo ha messo in pista un nutrito numero di modelli tutti ottimamente preparati, gli altri sono i vincitori odierni e forniscono ammortizzatori, pompe e freni a molti piloti di altri marchi.
Caratteristica unica di tutte queste auto è il tripudio di leghe di alluminio lavorato sempre in modo eccezionale.
Sostanzialmente non ci sono eclatanti novità nei modelli, ma alcune cose non passano inosservate e potete vederle tutte nella gallery allegata.
Tra queste curiosità la prima è una protezione per i gas di scarico, che vengono convogliati sotto al modello senza investire la gomma posteriore sinistra. Molti piloti lo usano, altri no. Molto dipende anche dalle marmitte usate.
Ho visto varie soluzioni per portare l’aria dalle prese d’aria anteriori alla zona motore e filtro.
Una di queste (fotografata) è una bella scatola di carbonio fissata al telaio, mentre altri piloti hanno creato un tunnel che scorre lungo la carrozzeria sfruttato materiali di vario genere.
A livello di alettoni si è visto di tutto, impossibile fotografarli tutti in solo due giorni di gara.
Ogni pilota ha il suo oggetto preferito, ce ne sono di semplici, di sagomati al centro, con molteplici alette verticali e autocostruiti.
Infine ci sono le carrozzerie. A parte un paio di piloti fuori dal coro, quasi tutti si sono divisi tra Alfa e BMW. Stampate sempre più sottili ne ho viste molte flettere in modo impressionante, ma almeno sono più leggere e si riduce il rischio ribaltamento.
La macchina di Feldmann per due giorni dava l’impressione di avere il musetto rotto viste le vibrazioni esagerate che si vedevano da bordo pista.
Stesse impressioni anche per altri piloti, specialmente questo si è visto sulle alfa. Le BMW avendo il muso più sagomato ha qualche flessione in meno.
La gara ha visto Catalani, Arnaldi e Feldmann giocarsi la pole position con estrema tenacia e savoire faire. Sono dei campioni, hanno corso al loro meglio cercando di ostacolarsi il meno possibile.
Andrea ha qualche cosa in più come velocità pura rispetto gli avversari e nei 10 minuti di qualifica è davanti a tutti. Secondo è il plurititolato Feldmann che precede Arnaldi e una lunga serie di piloti di grosso calibro ed esperienza.
Domenica mattina si inizia con gli 1/8 di finale, per poi passare ai 1/4 e alle semifinali.
In semifinale il primo colpo di scena c’è prima della partenza con il ritiro di Prevot.
Successivamente i i pronostici sono confermati al 100%, con Feldmann che sulla lunga distanza è micidiale e precederà in griglia di partenza Arnaldi, Veseli, Catalani e Repetti.
La finale da 30 minuti è un altro capolavoro di Feldmann. Parte in testa, non commette nessun errore, spinge da subito facendo sembrare facile guidare questi mostri da 10 Kg. Ovviamente vince in massima tranquillità. A fine gara tolta la carrozzeria le gomme sono in ottimo stato e il serbatoio ha dentro ancora parecchia miscela, segno che il ragazzo ha margine per poter spingere maggiormente.
Dietro a lui c’è un po’ di caos. il via non è dei migliori e si forma un lungo trenino di macchine dietro al tappo di Veseli che prende la seconda posizione ma non ha il passo di Catalani e Arnaldi che da dietro premono. Veseli dopo aver ricevuto una spinta si trova anche costretto al ritiro dopo solo 10’ di gara, Arnaldi si ferma al 23° e Catalani spingendo fortissimo per tentare una disperata rimonta su Feldmann commette un errore che gli costa 2° posto e podio.
Con queste premesse l’europeo sarà scintillante!
qui al link tutte i dati cronometrici del week end.
http://www.myrcm.ch/myrcm/report/it/30149/180725
e qui due gallery di foto in action.
https://www.facebook.com/pg/RCDrive-294254194111638/photos/?tab=album&album_id=708444476025939
https://www.facebook.com/pg/RCDrive-294254194111638/photos/?tab=album&album_id=708387542698299
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