“Anche in Italia da qualche anno sta crescendo il fenomeno delle Mini-Z, modellini automobilistici in scala 1:28 costruiti dalla giapponese Kyosho.
Per conoscerle meglio abbiamo fatto una chiacchierata con Davide Marca, presidente di Mini Z Racing, associazione nata nel 2009 che raccoglie gli appassionati di questa new wave modellistica e organizza i campionati italiani e le corse che si svolgono ogni settimana a Milano.
“A differenza delle altre categorie di modelli automobilistici le Mini-Z sono più divertenti”, puntualizza subito, “Noi siamo un gruppo di amici che si sfida in pista ma poi appena la gara è finita si fa due risate. Il nostro scopo è creare dei gruppi di appassionati che vadano oltre la competizione e in Italia ne sono già nati venti”. Ne troviamo da Nord a Sud, da Milano a Palermo passando per Macerata, Imperia e Napoli.
Dopotutto il prezzo d’ingresso in questo mondo è uno dei bassi del modellismo. Le auto della Kyosho, le MR-03, partono da 219 euro a cui vanno aggiunti una settantina di euro per un radiocomando base. Quindi con meno di 300 euro si è già pronti per giocare e “Al massimo si può arrivare a 400 euro con tutti gli upgrade”, racconta Marco, “Ma con quella cifra si ha un’auto che può partecipare al campionato mondiale”.
Per la pista invece si ricorre a pannelli di poliuretano componibili, quelli usati per i tatami delle palestre, bordati con dei cordoli dello stesso materiale di circa cinque centimetri di altezza. Con uno spazio di 13 metri per 5 metri si può già costruire una pista di alto livello e se poi ci si vuole sbizzarrire si può aggiungere anche un contagiri elettronico che rileva i tempi sul giro e li trasferisce a un monitor.
Mettersi alla guida di questi minibolidi è relativamente facile e vederli schizzare a velocità iperboliche è molto divertente. Dopotutto l’unica dote richiesta “è possedere dei grandi riflessi”, come ci fa notare Marco, “Bisogna avere una prontezza maggiore di almeno cinque volte rispetto ai modelli più grandi”.
La guida però non esaurisce il divertimento. Ogni pilota può sbizzarrirsi cambiando i pezzi dell’auto, quasi interamente modificabile: dall’avantreno alla carrozzeria passando per le sospensioni ognuno può farsi il suo modellino personale. I pezzi possono essere acquistati oppure creati da zero dando fondo alle proprie conoscenze ingegneristiche o sperimentando.
Fonte: Wired.it
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