Hobby Link Japan ha deciso di iniziare a produrre una nuova linea di kit di montaggio di modellismo statico dedicata alla cucina del Sol Levante. Nelle immagini potete vedere la replica in scala 1/1 di una porzione di Gyoza: i ravioli di origine cinese ripieni di carne e/o verdura tanto amati anche in Giappone.
L’idea, per quanto folle, sembra un modo perfetto per unire due passioni molto diffuse: la cucina orientale e il modellismo. A me viene fame solo a guardarli!
Qualche informazione in più sui Gyoza:
La parola giapponese gyōza (ギョーザ, ギョウザ) deriva dalla lettura di 餃子 (Jiǎozi in mandarino) nel dialetto cinese della provincia di Shandong ed è scritto con gli stessi caratteri cinesi.
La maggior differenza rispetto ai jiaozi cinesi è il forte sapore di aglio e il delicato sapore degli altri condimenti come sale o soia. Sono sempre serviti con salsa di soia da intingere (tare) cui sono aggiunti aceto di riso o rāyu (ラー油, 辣油, conosciuto come 辣油 in Cina: olio di sesamo con chili piccante). La ricetta più comune prevede un ripieno misto di carne tritata di maiale, aglio, cavolo, nira (erba cipollina cinese), e olio di sesamo, il tutto avvolto in pasta sottile.
I gyōza si trovano al supermercato in Giappone. Di solito i gyōza brasati sono serviti come antipasto in quasi tutti i ramen e i ristoranti cinesi del Giappone.
Il metodo di preparazione più comune è quello brasato detto yaki-gyōza (焼き餃子), nel quale i ravioli sono prima fritti dal lato piatto per creare una superficie croccante. Si aggiunge quindi acqua e si copre con un coperchio finché la parte superiore non si asciuga. Altri metodi sono la bollitura sui-gyōza (水餃子) e la frittura age-gyōza (揚げ餃子). I prodotti del supermercato sono in genere preparati per la brasatura, perciò si disfano se bolliti.
Migliori se consumati caldi, i ravioli brasati sono tipicamente presenti nel bento (cestino del pranzo giapponese). (Fonte: Wiki)
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