Ecco la seconda parte del nuovo appuntamento della rubrica di Juraj Hudy tradotta in italiano e pubblicata in esclusiva dalla nostra rivista di modellismo Xtreme RC Cars.
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“Tutti i produttori hanno portato il meglio del meglio in termini di piloti e ci sono stati diversi scambi all’interno dei team. Il Team della XRAY si è dimostrato molto stabile e forte. L’intera lista sarebbe troppo lunga, ma alcuni elementi sono particolarmente degni di nota: Dirk Wischnewski (Germania), Alex Hagberg (Svezia), Adrian Bernsten (Norvegia), Biago Spataro, Felici & Francesco Martini (Italia), Teemu Leino (Finlandia), Anthony Bruyer (Francia), e naturalmente Martin Hudy (Slovacchia). Il Team statunitense presentava diversi piloti inclusi Ralph Burch e Paul Lemieux in cima alla lista. Dall’Asia c’era il giapponese Yokoyama Shinnosuke.
L’ospitalità era garantita da un ristorante, diversi bar e tanto spazio per tutti. L’atmosfera, durante l’interno evento, era molto simpatica e amichevole. Gli organizzatori hanno fatto davvero un ottimo lavoro. L’evento è stato seguito anche dai media e Barry Baker ha garantito una continua copertura video attraverso LiveRC su internet. Il tempo è stato buono anche se c’era un caldo piuttosto umido e se alcune piogge hanno cambiato le condizioni della pista a metà delle qualifiche.
Arrivato sul tracciato ho fatto un paio di cambi dell’ultimo momento al setup e mi sono tuffato nelle prove. Nelle pause ho osservato gli altri piloti XRAY e abbiamo lavorato per l’intera giornata sulle regolazioni per ottenere maggiore trazione. Dopo ogni sessione discutevamo sulle modifiche apportate e sui risultati ottenuto. Naturalmente gli schemi delle configurazioni sono stati resi disponibili a tutti i piloti XRAY e io e Martin abbiamo girato per tutti i box a rispondere domande e dare assistenza. In un circuito super veloce come questo non è fondamentale solo il setup delle sospensioni, ma anche quello di motore e frizione. Ognuno ha provato gomme diverse per testare la più grande varietà di pneumatici in termini di consumi e prestazioni. Almeno l’uso del carburante ufficiale ha reso le cose un po’ più semplici per tutti.
La prima qualifica è iniziata martedì e la mia prima corsa è stata buona, ma non so perché la mia macchina è risultata sottopeso ed è stata squalificata. Strano perché non avevo cambiato nulla rispetto al giorno precedente. Le corse del pomeriggio sono state rimandate a causa della pioggia e mi sono reso conto che avrei dovuto modificare tutto il setup perché le condizioni della pista erano completamente cambiate. Le cose sono andate meglio mercoledì, con Dirk qualificato secondo e seguito da Alex. La sorpresa per tutti è stata la prima posizione del 17enne giapponese Shinnosuke Yokoyama. Nella seconda gara è piovuto di nuovo e tutti hanno dovuto cambiare tattiche e strategie.
Giovedì c’erano le ultime due qualifiche in programma e sapevo che se non avesse piovuto l’ultima sarebbe stata la più veloce e che tutte le squadre avrebbero dato il massimo. Il terzo turno di qualifiche si è concluso in favore della XRAY con Shinnosuke a compiere ancora 35 giri e il miglior tempo finale. Durante il giorno la giuria ha deciso di effettuare un’altra sessione di prove per recuperare quelle inficiate dalla pioggia, con orari che partivano dalle 19 fino alla mezzanotte: il primo Campionato del Mondo in notturna! Dato che il tempo era stato bello per tutto il giorno, ci si aspettava che la trazione aumentasse ancora nell’ultima sessione e, nonostante il buio, i tempi sarebbero stati ancora migliori. In effetti la quarta prova ha cambiato un po’ di posizioni portando Shinnosuke al 3’ posto e Alec al 4’. Visto che, comunque, si qualificavano i primi 4, avevamo due piloti in finale, ma niente era ancora certo perché mancava ancora l’ultima gara.
Non so perché, ma ero preoccupato di correre di notte. Sapevo che per me, Martin e tutti quelli che portano gli occhiali, la luce dei riflettori sarebbe stata un problema. Sfortunatamente i miei timori si sono rivelati fondati; durante la mia gara ho avuto molte difficoltà a concentrami e a due giri dal termine le luci si sono spente all’improvviso causando un sacco di incidenti. La corrente non è tornata per quasi un’ora e tutti pensavamo che la gara fosse finita. Di seguito si è deciso di ripartire e di valutare i tempi effettuati fino all’ultimo giro percorso, ma poi si è scelto di rifare tutto da capo.
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