L’avvento sul mercato dei brushless gimbal a due o tre assi se da una parte ha comportato la possibilità di creare riprese video molto stabili e qualitativamente sofisticate per contro richiede una certa competenza nella preparazione dello strumento.
La calibrazione del gimbal è un’operazione quantomai importante, che può pregiudicare il risultato finale dell’intera operazione.
Se questo tipo di supporti sono nati per l’utilizzo sui droni, da diverso tempo ne esistono versioni anche handheld, ossia progettate per l’uso “a mano”: in entrambi i casi equilibrare la camera sul suo supporto è un’operazione di viale importanza.
E’ una fase così determinante che DJI, nel voler semplificare le operazioni dell’utilizzatore finale, ha deciso di produrre sistemi specificamente progettati per specifiche combinazioni corpo macchina e lente e, soprattutto su tutti gli ultimi modelli offre direttamente velivoli già muniti di gimbal e videocamera, in modo da evitare all’operatore di dover imparare la procedura con i conseguenti rischi di insuccesso.
Anche per DJI comunque, come per molte altre soluzioni, è richiesto che il sistema sia bilanciato correttamente. In altre parole il corpo macchina e la lente devono rimanere in equilibrio “naturale” sui diversi assi mobili, in modo che il sistema dei motori possa intervenire con la massima tempestività e il minimo sforzo a mantenere in equilibrio la videocamera.
Ci sono diversi modi per ottenere questo risultato: per rendere la comprensione più facile abbiamo scelto un video che ne spiega i “trick”.
Il segreto è agire sui singoli assi, con calma e lavorando in un ambiente comodo. Sicuramente con alcuni prodotti la via è più facile che con altri, ma l’attenzione ai diversi passaggi e la pazienza per un procedimento millimetrico sono la chiave per il successo, sia che si operi con un drone che a mano. Buon lavoro!
https://www.youtube.com/watch?v=c6ygxVcIpro?rel=0&showinfo=0&w=700
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