Oltre al sistema sonoro per armi softair, Gun Sound System, alla fiera del modellismo di Shizuoka la Tokyo Marui ha presentato anche una replica a gas del lanciagranate M320AI in grado di sparare pallini fino a 40 metri di distanza con una rosa di un paio di metri. Questo Granade Launcher (o tubo lanciagranate) può essere montato su fucili softair come l’HK416 o lo SCARH coassialmente all’asse della canna.
Ogni granata viene riempita di pallini BB da 6mm, pesa 110 grammi e utilizzata per un singolo colpo.
Ecco un po’ di informazioni sulla storia dei lanciagranate (fonte Wiki):
Si tratta di un’arma leggera capace di utilizzare come proiettile un’ogiva di grande dimensione, solitamente cava e dotata di una carica esplosiva, incendiaria, lacrimogena, etc.
Il lanciagranate deriva dalla necessità che si ebbe durante la prima guerra mondiale di trovare un modo di lanciare una granata oltre i 30m che costituiscono la distanza limite per un lancio a mano. All’inizio si optò per le granate da fucile, in seguito si sviluppò un’arma più pratica e maneggevole: il lanciagranate, appunto.
Ci sono dei tipi, che hanno questa unica funzione, che utilizzano delle granate a proiettile, identiche, ma in calibri maggiori, rispetto alle comuni munizioni utilizzate dalle armi ad anima rigata; poi vi sono invece delle armi da fuoco diverse (fucili, pistole mitragliatrici, fucili ad anima liscia) che tramite l’aggiunta o la sostituzione di piccoli accessori o di intere componenti, come tromboncini lanciagranate, culatte apposite, consentono di sparare delle granate “con innesto a bacchetta” che si infila nella canna dell’arma stabilizzandosi grazie al tromboncino che “sostiene” la testa della granata che fuoriesce dalla bocca dell’arma. Per essere sparate queste granate necessitano di proiettili propellenti, in pratica proiettili nel calibro utilizzato normalmente dall’arma ma privi di ogiva e che forniscono solo la spinta propulsiva alla granata. Questo sistema di lancio delle granate nacque durante la seconda guerra mondiale e in ambito militare è pressoché scomparso, permanendo in ambito di polizia per il lancio di lacrimogeni.
I lanciagranate che utilizzano munizioni a proiettile interno sono i più diffusi in ambito militare, ne esistono sia a retrocarica che ad avancarica; sia ad anima liscia che rigata. Inoltre vanno distinti i lanciagranate veri e propri, che sono strutturati in modo da svolgere unicamente quella funzione (e che in taluni casi sono disposti anche di serbatoi di vario tipo e meccanismo di funzionamento semiautomatico), da quelli cosiddetti coassiali (o tubi lanciagranate), che invece sono delle versioni più corte e leggere che sono destinate a essere montate su armi da fuoco coassialmente all’asse della canna. Ve ne sono anche alcuni che possono, montando calciatura apposita, divenire lanciagranate autonomi.
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