Le guerre non lasciano solo orride scie di sangue e morti, lasciano anche ripercussioni politiche, economiche, sociali, tecniche e molto altro. La Seconda guerra mondiale, in particolare, è stata drammatica anche guardandola sotto questi punti di vista. Aziende tecnologicamente avanzate riconvertite a produzione bellica, bombardamenti sulle città, crisi finanziarie, mancanza di materie prime, perdita di conoscenze ed esperienze sono solo alcuni dei tanti corollari alle tragiche pagine scritte di storia.
Gli anni appena successivi alla fine di questa tragedia sono concettualmente quasi paragonabili al rinascimento. Il mondo si riaccende, ci sono innovazioni, si ricostruisce come o meglio di prima, ma ne valeva la pena? Direi sicuramente no! Ciò non deve sminuire il valore delle invenzioni che negli anni ’40 e ’50 si sono viste.
Invenzioni e innovazioni dettate, troppo spesso, dalla fame e dalla necessità di sopravvivere.
Le nostre industrie italiane a fatica riescono a lavorare per vari motivi, basti pensare che nel 1946 l’Alfa Romeo produsse solo 6 telai di auto.
La necessità di sfamare i dipendenti, di fornire cose utili agli italiani porta l’azienda a produrre di tutto. Dalle posate, a semplici oggetti di lamiera, fino ai ferri da stiro e… alle cucine elettriche economiche.
Attrezzate di forno, un vano per una pendola di grosse dimensioni e una serie di piastre di varie dimensioni.
Ora in scala 1/43 e a brevissimo anche in 1/18 il modello di questa cucina. Realizzata in resina, con 5 piastre e il coperchio della pentola in lega di stagno. Con lo stesso materiale sono realizzate anche le manopole, le maniglie dei cassetti e la lampada. Sicuramente facile da montare e verniciare anche per i meno esperti.
Per maggiori informazioni puoi visitare il sito ufficiale abcbrianza.it
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