Il modellismo concettualmente è la riproduzione in scala di quanto di reale c’è al mondo e ci piace. Una categoria che annovera tantissimi appassionati, ma che modellisticamente è sempre stata poco seguita è il Kart. Un telaio in tubi saldati, un motore, un volate, un sedile e poco altro è necessario per andare in pista.
Dopo qualche maldestro esperimento visto negli anni passati con prototipi e piccolissime produzioni fatte sfruttando una volta le gomme delle 1/8 pista, una volta dei telai auto, una volta costruendo “giocattoli” mal fatti… oggi la moda del Kart RC sta ritornando, ma su dimensioni BIG SIZE.
Dopo le prime presentazioni di alcune case straniere ecco che Ditoditoracing e Officina della Painteria hanno deciso di lanciarsi in questo progetto apparentemente molto visionario. Ma come fare un kart? Soprattutto…un kart che funzioni e vada bene, non un oggetto come quelli visti negli anni passati.
La soluzione è molto semplice: si telefona ad un’azienda leader nella produzione di kart da competizione nella categoria K100 e gli si chiede di replicarli fedelmente in scala 1/2,5. Parolin ha risposto subito con entusiasmo, mettendo a disposizione esperienza, tecnici e mano d’opera!
Poi si chiama un gommista vero, Vega, che parla con il gommista RC, PMT, e gli da le dritte principali per partire subito con un prodotto ad hoc per la categoria.
Infine si chiama un’azienda che produce tute per piloti e ci si fa dare una tuta di misura bambino, si chiede a Firstonetuning di realizzare la marmitta in acciaio saldata appositamente per questo modello, dando quel tocco di realismo finale che completa un modello che si incastra perfettamente tra statico e dinamico.
WSK, word series kart, è il nome dato a questo modello che promette grandi soddisfazioni.
Si mescola il tutto e l’idea inizialmente visionaria prende forma, con le prime evoluzioni e correzioni al progetto date dall’esperienza del costruttore Kart che analizza subito pregi e difetti del suo lavoro.
Ecco che i tubi usati per il prototipo sono stati sostituiti con altri di diversa sezione e profilo per fornire un’elasticità migliore al telaio, ci si fornisce di elettrodi per la saldatura più fini di quelli usati normalmente, si crea un assale posteriore specifico, si rifanno i disegni delle parti carrozzeria per le termoformature, si realizzano i cerchi a cnc e si trova il modo di fissare il motore 23 cc.
Così nel week end di Pasqua, sulla pista di Lostallo, abbiamo avuto l’anteprima di questo progetto che sta prendendo forma.
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