Juho Levanen è stato più volte Campione Europeo, ha vinto all’ETS e in tante altre occasioni internazionali, è il pilota di riferimento del Team Associated e soprattutto in tanti anni è cresciuto sotto la guida di Craig Drescher sviluppando un’estrema capacità di messa a punto del modello. Contrariamente a quanto si possa pensare dei ragazzi finlandesi è abbastanza loquace, comunica senza problemi, scherza fa pettegolezzi su colleghi e conoscenti… Insomma è un ragazzo normalissimo come tanti altri.
Si diverte, gioca con i modelli che sono anche il suo lavoro, in pista è molto professionale, ai box fa casino ma sul palco si trasforma in un pilota spietato, cosa che ha ampiamente dimostrato non lasciando nulla d’intentato per tentare il risultato. Non è espansivo e folle come altri personaggi che conosciamo, ma non si tira indietro nel confrontarsi e consigliare e la sua competenza tecnica porta molti a chiedergli consiglio su moltissime cose.
Davanti all’obiettivo non si emoziona e parla in inglese con estrema semplicità e chiarezza permettendo a tutti di capirlo con un linguaggio semplice e diretto al punto. In particolare nel seminario che abbiamo registrato e in cui ha parlato del tweak la sua esposizione tecnica è durata solo pochi minuti, non più di cinque. In questo poco tempo, ha spiegato come lui procede, verificando il telaio, usando i blocchetti per verificare che sia dritto, come si vede nella prima foto.
Smonta gli ammortizzatori per non avere nulla che spinga e possa muovere qualche cosa, allenta tutte le viti del top deck e del telaio, ma soprattutto senza usare barre o sistemi strani che a volte si vedono sui banchi di lavoro di molti piloti, riavvita tutto con cura seguendo uno schema a croce. La tweak station consiglia di usarla, se l’avete, solo per verificare la prime volte di aver fatto tutto correttamente. Con l’esperienza ci dice che non serve, mentre si è fermamente opposto all’uso della barra per comprimere il telaio perché è più facile che dia problemi che benefici. Con un piano sicuramente dritto e privo di imperfezioni basta appoggiare il modello alla superficie per essere sicuri che tutto proceda bene.
Ha risposto alle numerose domande per circa 20 minuti con la traduzione simultanea di Zanusso che ha riportato in Italiano i commenti per aiutare chi non parla inglese a comprendere bene la spiegazione.
Da notare come sia stato particolarmente indovinato questo format in cui tutti i piloti, bravi e meno bravi, ufficiali o clienti anche di altri marchi, abbiamo partecipato attivamente confrontandosi con Juho sugli aspetti tecnici e sulla metodologia di lavoro più indicata per svolgere questo lavoretto di pochi minuti.
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