Gli amici della casa editrice Duegi ci segnalano che è in edicola il nuovo numero di Tutto Treno Modellismo e che a luglio arriva in uscita TTM Speciale Kit: una rivista con abbinata una replica da montare del carro coperto di tipo F a pareti metalliche con boccole a rulli. Il kit include anche le nuove decalcomanie ad acqua in più numerazioni (disponibili sia con marcatura FS che UIC).
La sua forma inconfondibile lo rende facile da riconoscere persino per chi è poco addentro alla materia ferroviaria: è il carro chiuso italiano con il tetto piatto “a capanna”, nella versione con cassa in metallo. Classificato dalle Ferrovie dello Stato come “serie F” (lettera che indica appunto i carri chiusi, cioè coperti, per trasporti generici, mentre G indicava quelli per carri per bestiame, L quelli aperti, P i pianali…), costruito a partire dalla fine degli anni trenta, ha viaggiato in lungo e in largo per tutta Europa, portando ogni genere di merci e arrivando fino agli anni ottanta senza modifiche sostanziali, tranne l’adozione negli ultimi tempi delle boccole a rulli al posto di quelle a strisciamento (modifica ben nota ai modellisti per la sua rilevanza estetica). Al vero, alcuni carri dopo la II guerra mondiale, sono rimasti oltre confine.
Oggi, dopo l’incredibile successo della prima edizione (più di 10000 pezzi venduti, un exploit che pochi modelli FS recenti possono vantare!), torna il carro F di Tutto Treno Modellismo Kit in una nuova edizione, appunto con le boccole a olio al posto di quelle a rulli. Il carro F di TTMkit è stato il primo modello di una serie di riproduzioni da montare, semplici ma curate, in polistirene antiurto, tutte fornite di decalcomanie per allestire il carro in più versioni di epoche ferroviarie diverse. E in questa nuova uscita sono inclusi anche assali con ruote in plastica e un nuovo prezzo, ancora più concorrenziale. Parecchio divertimento, poca spesa. Meglio di così…
Ecco alcune note storiche su questo famoso carro:
Il carro F è, per antonomasia, il “carro italiano” per il trasporto merci: realizzato in migliaia di unità tra la fine dell’ottocento e la prima metà del novecento è stato la struttura portante del trasporto sulle reti ferroviarie nazionale e concesse. Fino agli anni trenta la cassa del carro veniva realizzata con rivestimento in legno (ultimo ordine nel 1925): nel 1937 venne fatto un nuovo ordine di carri che prevedeva che tutti venissero realizzati con cassa in doppia lamiera. Tra il 1930 e il 1931 furono realizzati due carri prototipo con cassa in lamiera (una chiodata, l’altra saldata) classificati E 1015 650 e 189 899, la cui classificazione fu poi tramutata in F.
Tra il 1937 e il 1947 vennero effettuati vari ordini che comprendevano sia costruzioni ex-novo sia ristrutturazione di carri F con cassa in legno risalenti ai primi decenni del secolo, per un totale di poco più di 22.000 unità. Gli ultimi carri ordinati vennero consegnati nei primi anni cinquanta (ordine anno 1946/1947). Sia per i carri a cassa in legno sia per quelli in lamiera erano previste le versioni con (numerazione centinaia pari) e senza garitta (centinaia dispari); nel dopoguerra circa 3700 unità entrarono a far parte del circuito Europ e perciò era molto facile poterli trovare nelle più remote stazioni della rete ferroviaria europea.
Inoltre alcune centinaia di carri vennero dotati di condotta per il Riscaldamento Vapore e/o Riscaldamento Elettrico, al fine di poter essere messi in composizione ai treni passeggeri: di questi ultimi alcuni vennero attrezzati con RE per il servizio internazionale. Negli ordinativi tra il 1939 e il 1942 vennero realizzati poco meno di 400 esemplari con cassa e imperiale in allumini
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