Nel pieno di incredibili problemi legati agli allarmi meteo sulla città di Parigi si è svolta l’edizione 2018 del Retromobile. Gli 8 – 15 cm di neve caduti sulla capitale francese in circa 40 ore di nevicata, tra lunedì 05 e martedì 06, hanno letteralmente paralizzato la città, con la chiusura degli aeroporti e il blocco dei mezzi pubblici: Tram, RER, bus e metropolitane. La disorganizzazione ha regnato sovrana e il culmine dell’assurdo c’è stato quando, martedì sera, i vertici cittadini hanno dato questo allarme meteo: “Domani ci sarà il sole, potrebbero gelare le strade, limitate gli spostamenti!” Nessuno ha pulito, salato o spalato i marciapiedi o le strade in tre giorni.
Martedì notte si sono bloccati i mezzi pubblici di superficie e ho camminato la bellezza di 6 fermate, quasi 4 Km, nella neve in strada perché i marciapiedi erano una lastra di ghiaccio e fortunatamente non circolava nessuno! Surreale.
Mercoledì notte ho finalmente visto salare la banchine delle fermate dei tram, ma ho visto mettere più sale nelle piccole aiuole ancora innevate che sui tratti pedonali, ora quasi puliti dalle numerose impronte degli utenti. Ho visto servizi televisivi sui parigini che sciano sulla collinetta di Montmartre, peccato che si vedessero i segni del selciato sotto il sottilissimo strato di neve!
Giovedì mattina ho visto i vigili di fuoco intervenire per aiutare una persona prigioniera del selciato scivoloso della fermata del tram.
Se voi lettori doveste essere increduli su quanto appena letto, non vi posso biasimare. Nemmeno io, che ho visto e vissuto tutto questo in diretta, non mi spiego razionalmente nulla di tutto questo. Se penso che noi ci lamentiamo quando ci sono 20 cm di neve, caduti in solo 2 o 3 ore e gli spalaneve non hanno ancora pulito, mi viene il voltastomaco! Pensare che ancora una volta noi Italiani siamo molto avanti rispetto gli altri paesi, ma ci denigriamo per un piccolo e comprensibile ritardo, mentre gli altri si fanno grandi per aver superato una discutibile allerta neve è irragionevole.
Dopo le vicissitudini climatiche è ora di passare alla fiera. Nonostante il disastro cittadino il pubblico ha risposto abbastanza bene. Gli appassionati, quelli che programmano annualmente il viaggio a Retromobile c’erano e le auto esposte, come sempre, erano spettacolari. Purtroppo per gli organizzatori l’affluenza dei normali curiosi è stata molto bassa portando a un risultato non eclatante la vendita dei biglietti.
La rassegna autoobilistica mi ha visto innamorato di un autobus Delahaye a dir poco spettacolare, ma anche di tutta una serie di Bugatti T40 e T44 che ha lasciato senza fiato molti visitatori.
Auto splendide, inusuali e restauri da capogiro sono all’ordine del giorno qui. E gli occhi brillano di gioia ad ogni stand.
Per chi ama le auto da competizione la parte di auto Can-Am e rally è stata esaltante. Dalla mitica Lancia Stratos alle meno note versioni “Carrera Panamericana” della Porsche 356 e Studebaker che vi propongo qui sotto.
Impressionante lo stand Renault con tutta la collezione delle Alpine che a fine anni ’70 dominarono la scena delle gare endurance, oltre a inusuali mezzi come il camion postale o alla più comune R8 Gordini.
Non mancano gli stand meno appariscenti, ma di alto interesse, come il Gran Premio Nuvolari che unisce la leggenda di Tazio con un’auto particolare; la galleria degli artisti, l’automobilia e i ricambi con cose sempre belle da vedere, in cui curiosare.
Nota a parte per le auto messe in asta da Artcurial, tra le quali ho visto meravigliore Avions Voisin, Delage e Bugatti e non manca un po’ di sano umorismo, scherzando sulla situazione meteo e soprattutto sulle contromisure prese montando le catene a una mercedes Guldwing
Insomma… se vi piacciono le auto storiche Parigi è una meta da considerare, magari pianificando un week con la propria compagna.
Link: facebook.com/pg/RCDrive
al link qui sopra una carrellata di immagini prese durante il salone.
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