L ’aerografo è uno strumento con cui è possibile colorare “a soffio” le superfici che vogliamo. Questo strumento permette di spruzzare il colore grazie ad un meccanismo in cui l’aria a pressione, proveniente dal compressore (o da una bomboletta), soffia sul colore. Potrebbe essere paragonato alle comuni bombolette spray, ma l’aerografo possiede delle caratteristiche, importanti per gli appassionati di modellismo, che una bomboletta spray non può imitare. Prima di tutto si possono creare le tonalità desiderate. Non ci si deve attenere solo ai colori prestabiliti ma si possono creare sfumature originali. Inoltre possiamo modificare l’intensità del soffio così come la densità. E ancora, l’ampiezza e la grandezza del soffio (fino o spesso, sottile o spazioso).
Tutti questi procedimenti sono semplificati e resi possibili con l’aerografo. Si possono creare linee sottili, dipingere in maniera accurata parti piccolissime ed avvicinarsi il più possibile alla perfezione. Così come decidere l’impostazione della pressione dell’aria, dell’apertura della punta e della densità del colore.
• Aerografia di base
A differenza delle bombolette spray, nell’aerografo, l’uscita del colore e quella dell’aria sono differenti. Ma se sono due uscite distinte, come farà il colore a venire soffiato fuori? Il disegno a fianco ne spiega il meccanismo. Da una punta c’è l’aria che viene mandata fuori con la pressione, mentre dall’altra punta il colore viene spinto in fuori. Nella figura 1 (a destra) la parte in blu delinea la spinta dell’aria e quella gialla l’uscita della vernice. Tutto ciò avviene insieme, nello stesso momento. Osservandolo in questo modo, potrebbe apparire come un meccanismo semplice, ma ci sono vari accorgimenti e dettagli che ne permettono il corretto funzionamento.
Con l’aerografo vi è la possibilità di modificare queste due “spinte”, insieme con l’apertura dell’uscita del colore e ottenere il “soffio” desiderato. La parte in giallo del disegno rappresenta il colore. Possiamo vedere come il colore, spinto in su verso l’ago di uscita, si fonda con l’aria (blu) e come entrambi si trasformino nel “soffio2.
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