Il mondo scaler l’ho sempre visto con simpatia da fuori, cioè da dietro una transenna alle fiere di Novegro o di sfuggita nelle poche occasioni che ho avuto di frequentare, per altre discipline, le piste di Rescaldina e di Rho. Il Recon G6 è, invece, un’eccezione. L’ho scoperto “per caso” lo scorso anno e ho fatto l’impossibile per esserci anche questa volta. All’autodromo di Maggiora si va per le auto vere o per il Recon.
Da dietro l’obiettivo spesso ho modo di apprezzare dettagli che un semplice appassionato non nota. Qui ho visto quella che oggi è forse la parte più sana del nostro hobby. Non intendo salutare e/o salutista. Se è vero che da questo punto di vista gli scaler obbligano i piloti a camminare parecchi Km nel bosco, io ne ho fatti 18 in due giorni, respirando aria pulita, è anche vero che poi tra grigliate e birre in compagnia.