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Tag Archives | colorazione

La BittyDesign ci segnala un nuovo prodotto a base d’acqua per mascherare le carrozzerie durante la colorazione. Il Liquid Mask è stato sviluppato e testato su migliaia di carrozzerie ed è facilmente utilizzabile da ogni hobbysta. Nel filmato Stefano Rabitti ci mostra come sia semplice utilizzare la mascheratura liquida e di come permette di aerografare con maggiore precisione dove generalmente il nastro adeviso da problemi.

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maschere-colorazione-carrozzerie

Quando state applicando le maschere per realizzare una verniciatura ricordate sempre di premere forte col dito lungo tutti i bordi dell’adesivo prima di spruzzare il colore. In questo modo il punto di contatto fra la carrozzeria ed il nastro sarà perfetto come la linea che state realizzando. Questo piccolo accorgimento eviterà che la maschera si stacchi dalla carrozzeria e che la vernice coli all’interno dell’adesivo sbavando la sagoma che volete realizzare.

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punta-aerografo

Impostare l’ago da dove viene spruzzato il colore, significa modificare l’apertura tra l’ago e il beccuccio, il quale di conseguenza modificherà la quantità di vernice che verrà spruzzata. Se si vuole soffiare “finemente” l’apertura deve essere piccola, mentre se si desidera soffiare “ampiamente”, allora l’apertura deve essere grande. Inoltre, è importante anche tenere in considerazione che la distanza dall’aerografo alla superficie che si vuole colorare sarà vicina quando si soffia con linea sottile e lontana quando si soffia con linea grande.

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grafico-aria

Ci sono tre punti fondamentali nell’impostazione dell’aerografo per poterlo utilizzare in modo corretto, e questi sono: la densità del colore, la pressione dell’aria e l’apertura dell’ago (o puntina). Impostando questi punti a seconda del tipo di soffio che si desidera, si riesce ad ottenere una pittura lineare. I tre punti di un’impostazione dell’airbrush sono collegati tra loro essendo in relazione l’uno con l’altro. Lo schema che vedete sulla destra lo spiega perfettamente.

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aerografo-doppia-azione

Ci sono due tipi principali di aerografo: a singola azione e a doppia azione. Per il tipo “trigger” (grilletto), a parte alcuni piccoli dettagli che lo distinguono, il resto è uguale al tipo a doppia azione. Conoscere a fondo il meccanismo dell’aerografo può essere di grande aiuto per comprendere al meglio le modifiche di impostazione che bisogna effetturare e nel caso di problemi di funzionamento.

• Il  funzionamento

La spinta dell’aria viene preparata nel corpo della valvola dell’aria (18). Versando della vernice nel contenitore (19), questa attraversa il corpo (4) giungendo fino all’interno del beccuccio (3). Per soffiare si preme il bottone (6). Così il pistone (16) e la valvola dell’aria (17) vengono premuti e l’aria può attraversare il corpo (4). L’interno del beccuccio (3) è attraversato dall’ago (11) e questo è circondato dalla morsa (9).

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impugnatura-1

Per l’aerografo del tipo Trigger l’impugnatura è scontata, ma per gli altri ci possono essere più modi per impugnarli. Fondamentalmente ci sono le impugnature in cui l’indice è il dito con cui si preme il bottone e quelle in cui è il pollice a premerlo. Non esiste una impugnatura esatta o migliore dell’altra, dipende dal tipo di colorazione e dai gusti.

Questa si può dire sia l’impugnatura standard, probabilmente la più comune. Il bottone viene spinto dall’indice. E’ la più adatta quando si devono tracciare linee sottili e permette anche una posizione “frontale” con la parte da colorare. Valida per gli aerografi a azione singola e doppia.

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airbrush1

L ’aerografo è uno strumento con cui è possibile colorare “a soffio” le superfici che vogliamo. Questo strumento permette di spruzzare il colore grazie ad un meccanismo in cui l’aria a pressione, proveniente dal compressore (o da una bomboletta), soffia sul colore. Potrebbe essere paragonato alle comuni bombolette spray, ma l’aerografo possiede delle caratteristiche, importanti per gli appassionati di modellismo, che una bomboletta spray non può imitare. Prima di tutto si possono creare le tonalità desiderate. Non ci si deve attenere solo ai colori prestabiliti ma si possono creare sfumature originali. Inoltre possiamo modificare l’intensità del soffio così come la densità. E ancora, l’ampiezza e la grandezza del soffio (fino o spesso, sottile o spazioso).

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