Qualche tempo fa ho scritto (non ricordo se su Wired Japan o qualche altro magazine di tecnologia) che il futuro del modellismo sarebbe passato per le stampanti 3D. Guardando progetti come Open RC sono convinto che il futuro sia già qui. Modellisti amanti dell’innovazione hanno sposato il motto di Riccardo Luna “Cambiamo tutto” e stanno silenziosamente rivoluzionando il nostro hobby.
Evidentemente erano stanchi di andare nei negozi di modellismo a caccia di option parts particolari per i propri modelli radiocomandati e hanno deciso di stamparseli in 3D.
Per avvicinarsi a questo nuovo modo di vivere il modellismo basta acquistare una stampate 3D come la Replicator 2 della Makerbot (o magari uno dei modelli di 3D Italy) e scaricare i progetti da siti come thingiverse oppure acquistare i pezzi già stampati grazie a siti come Shapeways.
Si va dal pilotino per aeromodelli 3D fino ad arrivare ad una serie di interessati parti opzionali per gli automodelli della Tamiya come una bellissima riproduzione in scala 1/10 di un motore per la leggendaria Sand Scorcher (vedi foto in alto).
C’è anche un intero progetto di un piccolo aeromodello brushless: il Blaze 3D Hotliner Micro RC. Il costo di ogni “option part” varia a seconda del progetto, e in alcuni casi il prezzo è un po’ alto, ma è certamente è un modo per toccare con mano il modellismo del futuro dove in negozi tradizionali continueranno ad esistere come centro di vendita e supporto per i modelli “standard” mentre la rete sarà la fonte di tutte quelle parti opzionali che avrebbe poco senso finissero su uno scaffale “fisico”. Ora l’unica domanda è: quando se ne accorgeranno le ditte produttrici?!
Ottimo, anche in campo medico la stampa 3d è il futuro. Speriamo l’Italia sia un motore trainante in materia.